domenica 2 giugno 2013

La brunitura dell’acciaio fai da te

La brunitura è un ossidazione che avviene per mezzo di agenti acidi. Solitamente, quando un pezzo deve essere brunito, lo si porta in officina ma a volte è possibile anche fare da soli. Ovviamente vi invitiamo a fare i primi esperimenti su un oggetto di poco valore ricordandovi che l’acciaio inox non può essere brunito e che è importante, dal momento che è necessario l’uso di acidi, indossare indumenti di sicurezza per le mani, gli occhi, le e vie respiratorie. I sistemi per la brunitura fai da te sono diversi e la scelta può essere fatta in base alle dimensioni dell’oggetto.

Il metodo più semplice, è quello di far bollire i pezzi da brunire (dopo la pulizia e la lucidatura) per 45 minuti in 3 litri d’acqua, 2 chili di soda caustica e 1,5 chili di nitrato di potassio fine. A seguire risciacquo in acqua tiepida e asciugatura.

Un secondo metodo è quello di sgrassare bene le parti con sapone da cucina o con uno sgrassatore universale, con l’aiuto di uno spazzolino a setole rigide. Poi preparate il bagno di brunitura con un litro di acqua, 720 grammi di soda caustica al 50% e 50 grammi di ossido di piombo al 20%. Il liquido deve raggiungere i 115C e i pezzi devono rimanere in immersione per 30/40 minuti. Per finire, basta un lavaggio in acqua bollente pulita (per una brunitura opaca i pezzi si opera una sabbiatura prima del trattamento).




Per i pezzi di piccole dimensioni si può anche diluire il Kold-Black (brunitore a freddo) al 25% in proporzione di 1 a 3 con acqua potabile. Il pezzo va poi immerso per 15 minuti, agitando il contenitore. Segue poi la sciacquatura e l’asciugatura a 40-50 C. Con l’olio di lino rettificato potete poi oliare il pezzo, riscaldarlo a 50 C e poi farlo riposare per 24 ore.

Nessun commento:

Posta un commento