La brunitura è un ossidazione che avviene per mezzo di agenti acidi.
Solitamente, quando un pezzo deve essere brunito, lo si porta in officina ma a
volte è possibile anche fare da soli. Ovviamente vi invitiamo a fare i primi
esperimenti su un oggetto di poco valore ricordandovi che l’acciaio inox non
può essere brunito e che è importante, dal momento che è necessario l’uso di
acidi, indossare indumenti di sicurezza per le mani, gli occhi, le e vie
respiratorie. I sistemi per la brunitura fai da te sono diversi e la scelta può
essere fatta in base alle dimensioni dell’oggetto.
Il metodo più semplice, è quello di far bollire i pezzi da brunire
(dopo la pulizia e la lucidatura) per 45 minuti in 3 litri d’acqua, 2 chili di
soda caustica e 1,5 chili di nitrato di potassio fine. A seguire risciacquo in
acqua tiepida e asciugatura.
Un secondo metodo è quello di sgrassare bene le parti con sapone da
cucina o con uno sgrassatore universale, con l’aiuto di uno spazzolino a setole
rigide. Poi preparate il bagno di brunitura con un litro di acqua, 720 grammi
di soda caustica al 50% e 50 grammi di ossido di piombo al 20%. Il liquido deve
raggiungere i 115C e i pezzi devono rimanere in immersione per 30/40 minuti.
Per finire, basta un lavaggio in acqua bollente pulita (per una brunitura opaca
i pezzi si opera una sabbiatura prima del trattamento).
Per i pezzi di piccole dimensioni si può anche diluire il Kold-Black
(brunitore a freddo) al 25% in proporzione di 1 a 3 con acqua potabile. Il
pezzo va poi immerso per 15 minuti, agitando il contenitore. Segue poi la
sciacquatura e l’asciugatura a 40-50 C. Con l’olio di lino rettificato potete
poi oliare il pezzo, riscaldarlo a 50 C e poi farlo riposare per 24 ore.
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