giovedì 26 luglio 2012

ASPIRAPOLVERE: COME SCEGLIERE IL PRODOTTO GIUSTO


In azienda, per grandi superfici, per luoghi particolari come magazzini o depositi, scegliere l’aspirapolvere giusta è importante perché significa risparmiare tempo e anche denaro. Ma come fare dal momento che il mercato offre così tanti prodotti?
Prima di tutto l’elemento da prendere in considerazione è la depressione delle singole tipologie di aspirapolvere: questa è la forza aspirante, che al contrario di quanto si pensa è molto più importante della potenza. La depressione, unita alla portata d’aria (in litri al secondo), denota il volume d’aria che transita nell’unità di tempo e può dare un’idea concreta di quanto le nostre aspirapolveri sono effettivamente efficaci. Con queste due misurazioni, infatti, potremo sapere la capacità del mezzo di aspirare non solo la polvere ma anche i corpi pesanti uniti alla quantità d’aria che trasporta lo sporco e i corpuscoli (questi i due fattori sono inversamente proporzionali: all’aumentare dell’uno, l’altro subisce una diminuzione proporzionale). Ma allora che cosa è la potenza? Praticamente è solo il numero di W assorbito dal motore di aspirazione.

Dopo aver deciso la giusta relazione portata/depressione, bisogna vedere qual è la portata del serbatoio, la quantità di accessori che sono disponibili e se sono facili e sostituibili in velocità e l’adeguamento degli aspirapolveri alle norme di sicurezza standard. Ovviamente, ad un serbatoio più grande corrisponderà un macchinario più grande e più pesante. Poi ci sono gli accessori che a volte possono essere così numerosi da sostituire anche le funzionalità di altri macchinari. Fate attenzione però anche alla velocità con cui si possono cambiare soprattutto se la vostra aspirapolvere deve essere riposta in uno sgabuzzino e quindi smontata ad ogni utilizzo.
Per finire, controllate che sull’aspirapolvere ci sia la marchiatura CE che attesta l’idoneità dell’apparecchio: questo è fondamentale per la sicurezza e anche garantisce che la funzionalità sia in linea con le norme elettriche dell’impianto.

lunedì 23 luglio 2012

CALZATURE DI SICUREZZA: LE NORME


Per le calzature di sicurezza ci sono precise norme che regolano sia i materiali con i quali devono essere realizzati che le forme e le protezioni.

La norma generale è la EN 344: se però il vostro lavoro si svolge in un ambito specifico ed è soggetto a determinati rischi, allora le norme da prendere in considerazione sono EN 345, EN 346 e EN 347 sulla sicurezza (queste si possono facilmente reperire anche su internet).

La norma che comunque è strettamente dedicata alle calzature di sicurezza è la EN 356. Qui troviamo la definizione di scarpe S (Safety= sicurezza) ovvero calzature di sicurezza di base (a volte sono marcate anche con la lettera B = SB che sta per sicurezza di base). I requisiti riguardano l’altezza minima della tomaia, la tipologia di puntale per proteggere contro gli urti con livello di energia pari a 200 Jules, l’indicazione sul materiale della tomaia che deve essere o in pelle ‘crosta’ oppure in materiali simili. La scarpa deve avere una fodera anteriore, il sottopiede e suola in diversi materiali e, per alcune attività, può essere anche liscia. La tomaia della calzatura di sicurezza secondo la norma EN 345 può essere anche aperta.

Nelle calzature di sicurezza SB, noterete che nella descrizione appaiono anche le sigle S1, S2 ed S3: questi si riferiscono all’antistaticità, all’assorbimento di energia del tacco, all’impermeabilità della tomaia e alla fodera posteriore della tomaia che deve essere in pelle fiore. Per la suola è richiesto l’antiscivolo, i tasselli e lamine antiforo. Per le calzature protettive, se andate alla norma EN 346 troverete la definizione esatta mentre per le calzature chiamate ‘calzature da lavoro’ o ‘professionali’ il numero è EN347.

Le calzature professionali prevedono l’assenza del puntale di protezione contro urti e schiacciamento e la marcatura ‘O’ (Occupational) al posto di S o P. Nell’acquisto delle vostre calzature antinfortunistiche rivolgetevi sempre ad un esperto che saprà consigliarvi sul prodotto giusto da utilizzare: la sicurezza in cantiere e sul lavoro è importante e deve essere curata in tutti i minimi dettagli.

giovedì 12 luglio 2012

SEGHETTO ALTERNATIVO + SET DI LAME MPS


Se a un seghetto alternativo semi-professionale aggiungete delle lame ad alta prestazione, allora ogni lavoro può diventare più semplice e dare un risultato ottimale.
Nell’ambito delle proposte kit di Ferramentaonlie, oggi troviamo il seghetto alternativo FCJ65V3 di Hitachi proposto con il set di cinque lame MPS. Il primo ha grandi prestazioni (la potenza assorbita è di W 400 ed è montato su cuscinetti a sfera e su una base in acciaio temperato regolabile a 45 gradi), ha un nuovo design studiato per dare comfort all’operatore grazie alla forma ergonomica e alla nuova formulazione del grip e offre massima resa sul materiale. Il numero di giri può essere regolato elettronicamente e il piano di lavoro rimane sempre pulito grazie alla sua capacità soffiante (che può essere aumentata con un aspiratore esterno).

A questo seghetto alternativo viene affiancata una confezione di lame MPS che coprono il raggio di attività di molteplici lavori. Il set è composto da cinque lame: una per tagli curvi, una universale per legni duri e teneri, una lama che permette il taglio senza schegge su legno, laminati e plastica, una lama per il taglio su materiale sottile e una universale per spessori diversi, legno tenero, legno duro, legno con i chiodi e acciaio inossidabile.  

domenica 8 luglio 2012

NUOVI PACCHETTI DI ELETTROUTENSILI PER UN MAGGIORE RISPARMIO


Ferramentaonline è sempre attenta alle esigenze dei suoi clienti: per questo ha sempre ottime offerte, sempre convenienti sia da un punto di vista funzionale che economico. Sul portale, potrete trovare da oggi dei kit composti da due utensili oppure da un utensile e un accessorio.

Esempio 1: pacchetto con avvitatore Hitachi DS10DFL e martello tassellatore. L’avvitatore, come tutti i trapani elettrici Hitachi, è leggero e pratico. Con questo potrete svitare ed avvitare viti nel legno e viti metriche standard M6 e forare il legno fino ad un massimo di 21 mm e l’acciaio fino a 10 mm. Il martello tassellatore, invece, ha due funzioni che sono l’azione combinata di rotazione e percussione (fori nel cemento armato e nei mattoni) oppure la sola azione di rotazione (fori nell’acciaio 13 mm, nel legno 32 mm, nel calcestruzzo 24 mm e avvitamento viti di fissaggio e viti da legno).


Esempio 2: smerigliatrice Hitachi 2000W G23SR con il disco diamantato Ironrode per granito. La smerigliatrice è altamente performante e ha un motore potente e protetto dalle polveri, resiste ai sovraccarichi e ha le spazzole accessibili dall’esterno e quindi sostituibili in pochi minuti. L’elettroutensile taglia praticamente tutte le tipologie di materiali, dal cemento ai mattoni. È anche imbattibile per i lavori di rifinitura, sbavatura e taglio. Il disco associato nel kit è di nuova generazione e può tagliare anche il cemento armato, il granito, il porfido e anche il ferro con estrema facilità.
Esempio 3: troncatrice Hitachi C12YA con banco da lavoro. La troncatrice ha un motore ad induzione da 1500 W, silenzioso e potente, una lama di diametro da 305 mm che si può inclinare a seconda delle lavorazione. Il banco da lavoro ha un’apertura normale di 990 cm e massima di 1850 cm. Può portare un carico di 15 kg.  

venerdì 6 luglio 2012

PACCHETTI KIT PER REGGIATURA


La reggiatura, detta anche sigillatura, è un’attività che non manca mai in azienda. Quello che però di solito manca è la reggetta (ovvero la bandella di plastica o metallo che serve per sigillare) e soprattutto i sigilli che di solito si perdono tra cassetti e ripostigli.


Per ovviare a questi inconvenienti Ferramentaonline offre due tipi di kit per reggiatura (grande e piccolo). Entrambi sono costituiti da due bobine di reggetta nera goffrata in polipropilene (polimero termoplastico molto resistente al carico e alle abrasioni) e di un portareggia. Questo ha la struttura in ferro, due ruote utili per il trasporto, i piedini per far si che resti in posizione anche senza l’operatore, e un piccolo vassoio porta sigilli. Questo portareggia è ideale sia per le bobine da 900 che da 2000 metri.
Il kit, inoltre, prevede anche una macchina manuale tendireggia con le leve in acciaio rivestite di gomma antiscivolo e impugnatura ergonomica con grip. Questo può essere utilizzato con reggette di vari spessori e larghezze. I sigilli sono aperti e bulinati e vengono in confezioni da 2000 o 3000 pezzi. Il kit è disponibile sia piccolo (bobina da 900 m e 2000 sigilli) che grande (bobina da 2000 e 3000 sigilli).

lunedì 2 luglio 2012

REGGIMENSOLE: PICCOLI CONSIGLI SU COME FISSARLI


Quando si acquista un reggi mensole spesso non si pensa a due fattori fondamentali: il tipo di muro sulle quali vogliamo applicarle e la funzione che vogliamo dare alla nostra mensola. Un muro pieno è infatti diverso da quello in calcestruzzo e da quello in cartongesso. Inoltre, se la nostra mensola sarà adibita a tenere materiale pesante la scelta dei sostegni sarà diversa rispetto a quella per oggetti leggeri o soprammobili.

Una volta accertato questo, con la mensola trovate la posizione migliore: spesso, infatti, questa scelta viene fatta ad occhio il che non consente di verificare se le dimensioni sono congrue alla parete e alla funzione e se gli altri elementi che ci sono accanto non si sovrappongono.

Altra cosa da non fare assolutamente senza misurazioni è l’allineamento al pavimento: solo una livella a bolla, infatti, potrà consentirvi un posizionamento parallelo al terreno. Se lo spazio in cassetta è poco, vi consigliamo le livelle portatili che esistono anche con prestazioni professionali.

Scegliete le viti e i tasselli in base al muro (e ovviamente al diametro dei buchi per le viti del reggi mensola): questi infatti si dividono in tasselli per fissaggi pesanti e leggeri. Inoltre, ci sono anche quelli per fissaggi speciali come quelli per isolanti a cappotto.