venerdì 21 settembre 2012

ALCUNI CONSIGLI PER L’IRRIGAZIONE A SCOMPARSA


Quando si ha un giardino lo si vuole sempre bello e rigoglioso. Questo implica lavoro, esperienza ma anche la possibilità di usufruire di tanti piccoli accorgimenti tecnici che possono aiutarci.

Uno di questi è il sistema di irrigazione a scomparsa. Ormai questo modo di bagnare il giardino è così conosciuto che non ci dilungheremo nella sua spiegazione. Quello che vorremmo dare, invece, sono dei piccoli consigli che possono evitare tristi conseguenze.

Il primo consiglio riguarda la progettazione dell’impianto e l’ubicazione degli irrigatori. Per il primo è importante sapere che gli irrigatori hanno un getto regolabile che varia da 360° a circa 45° (questi sono i così detti irrigatori turbodinamici: per zone più piccole da irrigare si può scegliere anche quelli statici che non hanno alcun tipo di regolazione se non quella dettata dalla centralina). Nel posizionarli, però, spesso non si prendono in considerazione gli ostacoli che il getto può incontrare e che possono essere di varia natura: muretti, angoli sporgenti ma anche piante di non grandi dimensioni. Ovviamente in presenza di questi elementi, l’acqua non potrà raggiungere tutti i punti del giardino.

Altro elemento da prendere in considerazione è la quantità d’acqua che le piante e l’erba deve ricevere e che varia a seconda del tipo di pianta e dall’esposizione (per ulteriori consigli vi invitiamo a confrontarvi sempre con un esperto giardiniere: queste attività riescono sempre meglio in due!): questo può essere regolato dalla centralina, previo ovviamente la progettazione corretta.

Ma una volta fatto l’impianto? Qui è fondamentale disegnare una pianta del giardino e identificare non solo dove sono ubicati gli spruzzi ma anche dove corrono i tubi interrati. Gli irrigatori, soprattutto durante l’inverno, possono venir ricoperti da fogliame o terriccio che poi si compatta con il passare della stagione. Una volta compattato, il tappo così formato non permetterà né all’irrigatore di uscire ma nemmeno a voi di ritrovarlo. Per quanto riguarda le tubature, conoscere bene dove queste sono vi eviterà, nel caso di piccoli scavi nel giardino o di nuova piantumazione, di bucarli o rovinarli.

Per la manutenzione, l’unica cosa che si deve fare è lo svuotamento dei tubi prima dell’arrivo del freddo. Questo eviterà che l’acqua, ghiacciandosi, li rompa oppure li danneggi. 

domenica 9 settembre 2012

FRESATRICE PER GIUNZIONI DOMINO DF 500 Q-PLUS


La fresatrice per giunzioni modello Domino DF 500 Q-Plus è stata appositamente progettata e realizzata da Festool per essere un utensile professionale ma anche performante e facile da utilizzare dagli amanti del fai da te ‘di qualità’.

L’utensile è costituito da una fresatrice per giunzioni ad alte prestazioni che viene utilizzata con un perno la cui forma è uguale a quella della giunzione ovale Domino. Il plus si evidenzia soprattutto quando l’asola deve essere fresata: grazie alla rotazione e al movimento pendolare che agiscono nello stesso momento, infatti, l’attività può essere svolta, con i massimi risultati, con una sola passata.

Con questa novità Festool si possono lavorare facilmente sia pannelli che cornici e telai: prerogative fondamentali sono la stabilità, l’assenza di contraccolpi, i riscontri regolabili, la forma ergonomica e la superficie di incollaggio del pannello più grande di quelle che di solito vengono impiegate. L’angolo di fresatura è orientabile e la profondità può essere regolabile con cinque profondità differenti. E poi c’è la velocità: il primo foro, infatti, viene allineato e fresato molto facilmente perchè l’utensile è dotato di perni di battuta che combaciano perfettamente. Questo inoltre fissa i pezzi tra i quali dovete realizzare le giunzioni in modo perfetto e a livello di spigolo. La fresatrice ha una garanzia di tre anni e può essere portata, per manutenzione o riparazioni, nei numerosi centri assistenza Festool.

Ma in quali settori la fresatrice offre i migliori risultati? Sicuramente, se parliamo di arredamento, dobbiamo citare la costruzione di mobili e di finiture interne senza dimenticare i lavori di alta precisione: la versatilità dell’utensile assieme alla scarsa necessità di cambiare più volte componenti, infatti, rende i lavori veloci e decisamente appaganti sia da un punto funzionale che estetico. C’è poi la costruzione delle finestre e le giunzioni di cornici, telai e pannelli che sono fondamentali soprattutto per lavori veloci come quelli negli stand fieristici oppure nell’allestimento di un set fotografico. 

martedì 4 settembre 2012

COME LEGGERE I CARTELLI DI CANTIERE PIU' UTILIZZATI

La sicurezza in cantiere è stabilita con una precisa segnaletica che divide i vari pericoli e i vari divieti con cartelli che riportano le stesse modalità a seconda del messaggio da comunicare.

I segnali di divieto, ad esempio, sono destinati ad evitare un comportamento che potrebbe risultare un pericolo per se stessi e per gli altri e sono tutti su sfondo bianco con un cerchio rosso barrato entro il quale si può intuire l’azione vietata: il famoso ‘vietato fumare’ (quello più conosciuto) ha una sigaretta, ma per i cantieri dove ci sono anche movimentazioni meccaniche ci sono anche il carrello elevatore per il divieto ai carrelli di movimentazione oppure quello di accesso ai pedoni.

Diversi dai segnali di divieto sono i segnali di avvertimento che trasmettono ulteriori informazioni sulla natura del pericolo. Anche questi hanno sfondo bianco ma all’interno c’è un cerchio con sfondo blu sul quale appare l’indicazione con una figura bianca: la scarpa indica l’obbligo di calzature di sicurezza, il guanto l’obbligo di guanti di protezione, l’uomo con l’imbrago la protezione individuale obbligatoria contro le cadute. Interessante è il punto esclamativo che segnala obbligo generico: questo spesso è accompagnato da un cartello supplementare.

Il triangolo giallo su sfondo bianco indica i segnali di prescrizione ovvero quelli che obbligano ad indossare un D.P.I  (dispositivo di protezione) e a tenere un comportamento di sicurezza. Questi forse sono i segnali più difficili da interpretare per chi non è del mestiere: l’uomo che cade da un gradino significa caduta con dislivello, la calamita il campo magnetico intenso, l’antenna trasmittente le radiazioni non ionizzanti oppure i campi magnetici. La presenza di raggi laser e di sostanze corrosive è ancora più particolare nell’iconografia. Quadrati verdi su quadrato bianco sono i segnali di salvataggio che danno indicazioni per eventuali operazioni di salvataggio. Frecce disposte in varie direzioni, indicazioni di uscite di emergenza, pronto soccorso: tra questi, c’è anche la doccia di sicurezza. Per finire, sempre di quest’ultima famiglia, ci sono i segnali per le attrezzature antincendio che indicano la posizione delle varie attrezzature utili durante la presenza di fuoco. Dovendo servire a tutti, questi sono molto intuitivi: il telefono, la scala, l’estintore… sono quadrati rossi su quadrato bianco.

Articoli per la segnaletica: acquista online