lunedì 17 giugno 2013

La potatura e i suoi attrezzi

Anche se quest’anno la primavera stenta ad arrivare, le piante del giardino hanno già incominciato la loro fase vegetativa. Per questo, è necessario fare alcuni lavori e tra questi la potatura è quello che richiede più attenzione sia nell’attività che nella scelta degli attrezzi giusti: una forbice non adatta può solo creare danni mentre una forbice troppo piccola può aggiungere al lavoro lentezza e fatica. Prima di cominciare, la ferramenta di fiducia può essere un punto di partenza di grande importanza.

Come prima cosa, bisogna intervenire sui rami di glicine che devono essere ridotti di un terzo della lunghezza. Per questo lavoro, indicate sono le forbici pensate in modo specifico per potatura: con la forbice in alluminio forgiato, ad esempio, grazie alla durezza del materiale si possono tagliare anche i rami più grossi (ci sono poi diversi modelli anche per la potatura a due mani oppure per mani piccole). Specie arbustive come il rododendro, l’oleandro e l’abelia, dal momento che questo è il loro periodo di fioritura, necessitano invece solo di una buona sfoltita: queste piante però possono avere rami molto resistenti e per questo è meglio usare delle forbici con lama teflonata e taglio a battente (e meglio se la controlama e il portalama sono bruniti così resistono meglio alla ruggine e alle corrosioni).




Un discorso a sé va fatto per le siepi che devono essere mantenute nella forma desiderata. Se le siepi sono piccole, si può optare per una forbice a lame lunghe: per la sua scelta badate che i manici abbiano la giusta dimensione e che la molla di ritenuta non sia troppo dura per la chiusura. Esistono inoltre anche i tagliasiepi con manico telescopico per raggiungere posti alti o scomodi. Se la siepe è grande, allora la scelta deve ricadere sulle cesoie, optando per le forbici troncarami dove i rami dovessero essere troppo grossi.

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