lunedì 27 maggio 2013

Il trapano avvitatore con batteria al litio C12 di Festool

Il trapano avvitatore, soprattutto per i professionisti, è un elettroutensile fondamentale il cui utilizzo è legato spesso a lavorazioni lunghe e gravose. Per questo, Festool ha pensato ad un nuovo prodotto che incontra tutte le necessità di leggerezza, durata nel tempo e potenza.

Questo nuovo trapano avvitatore è il modello C12 Li 1,5 Plus che basa tutti i suoi vantaggi sulla combinazione del motore EC-TEC e la batteria al litio. Il motore infatti ha una nuova tecnologia che lo pone nella categoria degli avvitatori ad alte prestazioni. Questo è fornito anche di regolazione e disinserimento della coppia elettronico così che l’operatore può sviluppare la forza in modo ottimale in qualunque situazione. La batteria al litio, invece, oltre ad essere più leggera di quelle tradizionali, offre molte ore di lavoro in completa autonomia nonché la possibilità di essere ricaricata in qualunque momento: se infatti nelle normali batterie bisogna aspettare che queste si scarichino completamente, la batteria al litio non teme ricariche frequenti.




E che dire della sostituzione da un’applicazione all’altra? Anche qui, il prodotto è vincente grazie al sistema di cambio rapido Centrotec che, grazie ai dispositivi FastFix, rende tutti i processi di lavoro molto rapidi (tutti gli inserti si possono innestare anche nell’attacco diretto).

Ma questo nuovo prodotto Festool è anche molto maneggevole grazie alla sua forma ergonomica e ha anche una luce integrata sul lato anteriore per le lavorazioni con scarsa illuminazione. Come dettagli bisogna invece segnalare la clip per la cintura e il comodo indicatore di livello.


L’avvitatore con batteria al litio è indicato per il montaggio di mobili, l’applicazione di listelli e profilati, finiture di interni, montaggio di pannelli in cartongesso (per questo c’è anche il limitatore di profondità FastFix DD-DC), ma è perfetto anche per la miscelazione di vernici, la tinteggiatura e l’allestimento di stand e negozi.

lunedì 20 maggio 2013

Combattere le zanzare


Arriva la primavera e con le temperature più miti arrivano anche le zanzare. Questo spesso pone dei grossi limiti alle cene in giardino di sera, ai barbecue con gli amici, ai giochi dei bambini all’aperto. Ora, però, ci sono molti metodi per combatterle.


Per le aree dove le zanzare non sono presenti in modo consistente, una soluzione facile e senza controindicazioni per la salute sono le candele a citronella. Per avere un buon effetto queste devono avere gli stoppini in puro cotone e antivento. La cera poi dovrà essere di paraffina pura e da olii essenziali. Dal momento però che i nidi delle zanzare sono spesso nascosti in ambienti umidi come i tombini o i sottovasi, una prima cernita deve essere fatta li, evitando l’acqua stagnante. Poi si potrà provvedere con insetticidi sistemici come le piastrine che si possono mettere anche nelle grondaie e in tutti i luoghi con acqua stagna difficili da raggiungere. Poi, per chi avesse problemi più ingenti, si può ricorrere agli antizanzara con ferormone, alimentati da una bombola a gas.


Comunque, una buona risoluzione resta sempre la zanzariera da mettere sulle porte e sulle finestre. Sul mercato, adesso si trovano anche le zanzariere che si possono installare da soli. Queste hanno le canalette che si possono installare con semplici viti, un rullo che contiene la zanzariera e una frizione per aiutare la salita e la discesa del velo. Le misure sono standard per cui non farete difficoltà a trovare quella che fa per voi. Ci sono anche le zanzariere con il velcro (utili soprattutto per finestre che di poco utilizzo), tende zanzariere per le porte e zanzariere a strappo. Il materiale per la zanzariera è vario (alluminio, fibra di vetro) e c’è anche una spazzola particolare per mantenere la pulizia dei piccoli fori

domenica 12 maggio 2013

Pulizia del motore del trapano


Il trapano è un utensile importante e come tale deve sempre avere efficienza massima. Soprattutto se il suo utilizzo avviene in zone polverose, però, il motore può subire dei danni. Di conseguenza, una buona manutenzione può allungare di molto la vita del vostro elettroutensile. Anche se molti pensano che la revisione del proprio trapano sia un’attività da lasciare solo ai professionisti della casa madre, in realtà, con determinati accorgimenti, questa può essere fatta con grande soddisfazione e senza grosse perdite di tempo.

Come prima cosa dovete svitare le viti che fissano il mandrino e la scatola degli ingranaggi al corpo motore. Fatto questo sarà facile sfilare il gruppo motore dalla scatola di contenimento. Se ci dovessero essere dei problemi, potete fare leva con due listelli di legno o due cacciavite. Poi, potete procedere a sfilare il motore dalla sua sede separandolo eventualmente dagli ingranaggi.



Come prima cosa bisogna guardare che il collettore non abbia una linea nera irregolare perché questo richiede un intervento specialistico in officina. Per la pulizia potete usare il pennello oppure aria compressa. Spesso in questo stadio è necessario smontare anche l’interruttore per il quale basta togliere le viti dell’impugnatura e quindi dividere le due parti che la compongono.

Se il motore è molto sporco, i più esperti possono pulire anche lo statore e gli avvolgimenti con l’attenzione a usare una pinza a becchi sottili per sganciare le linguette di fissaggio delle spazzole.

domenica 5 maggio 2013

La revisione del gruppo di scarico del bagno


Se avete un gruppo di scarico del bagno di vecchio tipo, ovvero quello con la cassetta attaccata al muro (lo ‘sciacquone’), vi sarà capitato di doverla revisionare. Per farlo da soli, basta avere una chiave a pappagallo, delle pinze, un giravite e gli attrezzi che normalmente sono presenti in una cassetta per il fai da te in casa.

Se aprite la cassetta, vedrete che dentro c’è un gruppo di scarico, che molti chiamano ‘catis’ e un rubinetto con il galleggiante che serve per il riempimento corretto della vasca. Se quando tirate l’acqua appare un rigagnolo d’acqua che esce e un rumore di acqua che scorre a lungo, allora uno di questi elementi è da sostituire. Per capire quale, basta tirare l’acqua: se il suo livello arriva oltre il livello normale, dovremo sostituire il galleggiante. In caso contrario, il catis.



Per il galleggiante, anche se a volte e sufficiente cambiare solo la guarnizione, conviene comprare tutto il pezzo dal momento che il costo è molto ridotto. Per toglierlo basta svitare il dado che unisce la cassetta allo scarico e poi quello che lo tiene bloccato. Ricordatevi poi di svitare il galleggiante dall’astina, sfilare il tubetto, infilarlo sul beccuccio apposito sotto il rubinetto e riavvitare il galleggiante. Per regolare la quantità di acqua nella vasca, basterà agire sull’astina.

Per il gruppo di scarico, solitamente il pezzo da sostituire è la guarnizione che, essendo di plastica morbida, tende a rovinarsi. Il corpo del gruppo, infatti, è in ghisa quindi è molto improbabile che possa subire guasti o danneggiamenti. Per togliere la guarnizione basterà svitarla dal perno, ripulire la superficie con un pezzetto di tela smeriglio, e poi rimontare il pezzo.