venerdì 25 gennaio 2013

IL RUBINETTO INDURITO O BLOCCATO


Avere in casa ancora rubinetti di vecchia generazione e non miscelatori è una cosa ancora molto comune. Avrete notato, però, che con l’utilizzo questi a volte diventano duri da aprire se non addirittura si bloccano. Revisionarli comunque è facile e sicuramente ci può far risparmiare i soldi della chiamata dell’idraulico: basterà avere una buona cassetta degli attrezzi dotata di chiavi inglesi oppure chiavi fisse poligonali o brugole di varie misure così da non dover interrompere il lavoro per recarci in ferramenta.

Prima cosa da fare è lo smontaggio del rubinetto che è tenuto fermo da una vite. Questa spesso è coperta dalla manopola e da una borchia a pressione che si può alzare facilmente con un cacciavite. Una volta rimosse sia la borchia che la manopola ci troveremo davanti il corpo del rubinetto con un perno e due dadi, uno posto più in alto e uno più in basso. Se avete difficoltà a svitarli, vi consigliamo di togliere anche la ghiera cromata che copre il rubinetto così da poter agire con libertà.



Agendo con due chiavi inglesi oppure con delle chiavi combinate a forchetta e dopo aver chiuso l’interruttore generale dell’acqua, potremmo adesso facilmente svitare il bullone superiore (nel caso potrete fare uso di prodotti al teflon o al silicone per sbloccare il sistema). È sempre buona norma, se vi dedicate alla manutenzione della casa, avere dei set di utensili che possano offrirvi una buona gamma di elementi tra i quali scegliere sempre quelli giusti. L’approssimazione in questi casi non porta a risultati eccellenti.

Sfilato il dado potrete anche togliere il perno di comando del rubinetto: questo ha la filettatura al contrario per cui, per svitarlo, dovrete muovere il perno come se lo voleste avvitare. A questo punto fate una buona pulizia di tutti i pezzi, mettete del grasso, guardate le condizioni della guarnizione o-ring (in caso fate una sostituzione: queste hanno misure standard facilmente reperibili in ferramenta) e poi dedicatevi al rimontaggio facendo il percorso al contrario. 

lunedì 21 gennaio 2013

Sostituzione di un vetro con una lastra di plexi


Il vetro, si sa, può essere rotto con facilità. Per questo, a volte è meglio avere una lastra di plexiglas che, oltre ad essere resistente e isolante, è molto duratura nel tempo. Se avete degli infissi esterni in alluminio a giunto aperto e volete sostituire la lastra di vetro rotta con una di plexiglas, le procedure da seguire sono facili.

Come prima cosa, dovete eliminare le parti di vetro rotto che sono rimaste nell’infisso. Fondamentale è incominciare dai pezzi posti in alto per evitare che questi cadano mentre state lavorando. È comunque buona norma munirsi di guanti di protezione per ripararvi da schegge o da urti accidentali. Se il lavoro viene fatto d’inverno, i guanti termici con rivestimento in lattice naturale e la fodera in flanella senza giunti sono la cosa migliore.



Dopo aver tolto tutti i pezzi di vetro e ripulito le sedi di alloggiamento da eventuali resti con un cacciavite facendo però attenzione a non rovinare l’infisso, dovete togliere le cornici coprifilo in alluminio. Importante è non lavorare con forza ma assecondare le chiusure (in caso di dubbio, rivolgetevi ad un esperto).

Una volta eliminato il coprifilo prendete la misura della vostra lastra e acquistatela con le misure e le finiture che sono più adatte: per questo, basta recarsi in un comune negozio di bricolage e in una ferramenta che solitamente tagliano le lastre a misura. Poi inserite la lastra nel vano, ricollocate i coprifili metallici e poi le guarnizioni. Avrete così il vostro infisso nuovamente performante con poco tempo e una spesa sicuramente ridotta.

lunedì 14 gennaio 2013

UN MARCHIO TUTTO ITALIANO: FEMI


Quando si dice ferramenta si pensa sempre alla Germania o al Giappone. Invece anche in Italia ci sono delle realtà uniche che si sono affermate anche oltre confine grazie alla serietà che contraddistingue il loro lavoro, la qualità dei prodotti e l’affidabilità della consulenza e dei vari servizi dedicati ai clienti.

Parlando di queste aziende, la prima che dobbiamo citare è sicuramente la Femi di Bologna che lavora nel campo della produzione di troncatrici, pialle, levigatrici, smerigliatrici, lame a nastro, troncatrici a disco, pialle filo-spessore e segatrici da oltre quarant’anni. E la sua determinazione l’ha portata ad avere sedi in tutta Europa ma anche in India e in Australia.



Come dicevamo prima, tutti i prodotti Femi sono inimitabili perché hanno come obiettivo quello di incontrare in modo vero e pratico tutte le esigenze degli operatori del settore ma anche di coloro che sono appassionati di bricolage e fai da te: per fare un esempio, possiamo citare la smerigliatrice professionale da banco Art 404 che non solo ha un motore monofase 230Volt – HZ 50 ma è completo di interruttore con antiripristino di sicurezza, il corpo in alluminio rinforzato ed è perfettamente conforme alla normativa CE.

Per il legno, invece, Femi propone una troncatrice con motore monofase da 230Volt, potente da 1550Watt – Hz 50, struttura in alluminio pressofuso, taglio inclinato e angolo di taglio regolabile, piano superiore completo di guida, con regolazione in alterzza e guida taglio piano superiore a due posizioni. E tutto questo con la qualità di un’azienda interamente italiana che ha fatto della produzione di elettroutensili da taglio la sua vera missione.