domenica 28 aprile 2013

La concimazione del prato


Avere un bel prato è questione di pazienza ma anche di annaffiatura e concimazione. Questo infatti rende l’erba sana e bella, evitando l’attacco di muffe, muschio o malattie. La concimazione deve essere iniziata a febbraio con un concime con un’alta percentuale di potassio (che aiuta l’erba a far fronte al freddo e a difendersi dalle malattie) e di azoto. Con l’arrivo della primavera, invece, dovrete procurare del concime con un’alta quantità di azoto, media di potassio e bassa di fosforo. In questo periodo è bene aiutare l’erba nella sua crescita con soluzioni a base di ferro che sono molto utili per combattere la formazione di muschio. L’effetto benefico del ferro si vedrà già pochi giorni dopo la concimazione.

Per non interferire con il concime già dato, il solfato di ferro usato da solo è la soluzione migliore. Questo poi ha un costo irrisorio e si mantiene inalterato nel tempo. La dose, per 10 litri di acqua, è di 50/60 grammi. Questo rapporto è ideale per 100 metri quadrati di prato. Per l’irrorazione potrete usare una pompa a spalla oppure una barra da diserbo. Si raccomanda di non compiere questo lavoro con temperature troppo alte.



Per chi deve concimare una superficie molto ampia, molto comodi sono gli spargiconcime che sono dei contenitori a due ruote che, attraverso l’uso di una manopola, permettono di dosare la quantità di concime. Questi utensili spesso hanno la coppia conica che assicura una buona distribuzione anche a passo lento.

L’innaffiatura, da compiersi soprattutto quando le temperature si alzano, deve essere compiuta lontano dalle ore più calde per evitare che l’erba si bruci. Per la giusta nebulizzazione, a seconda della grandezza del prato si può scegliere su numerosi tipi di irrigatori, da quelli più semplici agli irrigatori a settori o circolari.

Nessun commento:

Posta un commento