lunedì 18 febbraio 2013

Norme di sicurezza e smaltimento dello stucco


Lo stucco è un materiale a base di gesso o cemento. La sua composizione può essere variabile e quindi di solito parlando di stucco si fa riferimento più a una categoria di materiali che ad un prodotto determinato. Oltre al materiale di base, allo stucco possono essere aggiunti anche fibre di vetro oppure additivi acrilici e questo determina un ulteriore cambio di caratteristiche.




Lo stucco può essere nocivo per la salute. La sua inalazione, infatti, può provocare tosse, nausea oppure mal di testa. Per la pelle invece, può portare a secchezza o a rossori su superfici più o meno ampie. Questo è valido anche per gli occhi. L’ingestione accidentale può portare a mal di gola, vomito oppure forti mal di stomaco. Se le conseguenze dell’inalazione sono facilmente curabili tramite l’esposizione all’aria fresca (anche per il contatto con pelle e occhi è sufficiente, rispettivamente, lo sciacquo con acqua e sapone o solo con l’acqua – sul mercato ci sono anche comode salviette monouso con emollienti naturali che preservano la pelle dall’aggressione degli elementi contenuti nello stucco), l’ingestione richiede un primo sciacquo della bocca con acqua e il trasporto immediato ad un controllo medico per accertare la buona salute dell’operatore.

Come sempre ricordiamo, comunque, anche per l’utilizzo dello stucco è bene munirsi delle dotazioni comuni di protezione come mascherina, guanti e occhiali. Per lo stoccaggio dello stucco l’ideale è un locale fresco e areato e il posizionamento lontano da fiamme vive, scintille e temperature elevate. Ovviamente il fumo di sigaretta o altro è vietato. Lo stucco non deve mai essere disperso nell’ambiente. Se questo è catalizzato, e quindi inerte, lo smaltimento va nei rifiuti speciali. Se lo stucco però è catalizzato allora dovrà essere smaltito nei rifiuti tossici e nocivi. L’incenerimento può essere fatto solo da aziende munite di autorizzazione.

Dal momento che lo stucco è presente sul mercato con caratteristiche molto diverse (c’è lo stucco per il metallo, per la vetroresina, per il marmo e la ceramica), ponendo un po’ di attenzione potrete trovare proprio quello specifico per la riparazione del vostro materiale. Ci sono inoltre case produttrici come la Sintolit che offrono prodotti privi di solventi altamente nocivi come il benzolo, il toluolo e lo xilolo (questi sono addirittura considerati cancerogeni).

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