Le saldatrici ad elettrodi sono degli elettroutensili ai quali si
applicano, appunto, degli elettrodi che sono delle bacchette di metallo
ricoperte con diversi materiali disossidanti. Quando la saldatrice viene messa
in funzione e l’elettrodo si trova ad una distanza prestabilita dal pezzo da
saldare, l’arco elettrico entra in funzione e fonde il materiale metallico di
cui è rivestito assieme al materiale che si deve saldare.
Gli elettrodi possono essere acidi, cellulosici, ossidanti, basici:
per le comuni saldatrici però si usa quello al rutilo. Questo ossido è costituito
principalmente da titanio e viene preferito per le sue qualità che rendono
liscia e invisibile la saldatura.
Gli elettrodi con rivestimento rutilico vengono utilizzati nella
media e piccola carpenteria in acciaio al carbonio ma anche per la saldatura di
leghe d’alluminio in getti e laminati. Ci sono poi quelli studiati per usi
particolari come la saldatura di acciai inox del tipo 19Cr10Ni che hanno un
basso riassorbimento di umidità.
La saldatura con elettrodi si effettua sia con saldatrici
professionali da banco che con quelle portatili. Queste di solito hanno un peso
che si aggira sui 16/20 chili e, pur essendo più piccole sono molto
performanti. Solitamente hanno la corrente alternata monofase, l’alimentazione
a tensione alternata monofase e la regolazione lineare della corrente di
saldatura mediante derivatore magnetico. Molto importante però, se dovete
acquistarne una, è la protezione contro la sovra-temperatura regolabile con
termostato.
Le saldatrici sono presenti sia nella grande industria che nella piccola
azienda: anche però le officine degli amanti del fai da te più organizzati ne
hanno una dal momento che la specializzazione di questo elettroutensile è
incredibile. Per non avere schizzi di saldatura che si attaccano alle superfici
vi raccomandiamo l’acquisto dell’antiadesivo spray da applicare agli ugelli:
con questo prodotto, ogni saldatura sarà sempre perfetta ed esteticamente
impeccabile.
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