Quando si ha un giardino lo si vuole sempre
bello e rigoglioso. Questo implica lavoro, esperienza ma anche la possibilità
di usufruire di tanti piccoli accorgimenti tecnici che possono aiutarci.
Uno di questi è il sistema di irrigazione a scomparsa. Ormai questo modo di bagnare il giardino è così conosciuto che non ci dilungheremo nella sua spiegazione. Quello che vorremmo dare, invece, sono dei piccoli consigli che possono evitare tristi conseguenze.
Uno di questi è il sistema di irrigazione a scomparsa. Ormai questo modo di bagnare il giardino è così conosciuto che non ci dilungheremo nella sua spiegazione. Quello che vorremmo dare, invece, sono dei piccoli consigli che possono evitare tristi conseguenze.
Il primo consiglio riguarda la progettazione dell’impianto e
l’ubicazione degli irrigatori. Per il primo è importante sapere che gli
irrigatori hanno un getto regolabile che varia da 360° a circa 45° (questi sono
i così detti irrigatori turbodinamici: per zone più piccole da irrigare si può
scegliere anche quelli statici che non hanno alcun tipo di regolazione se non
quella dettata dalla centralina). Nel posizionarli, però, spesso non si
prendono in considerazione gli ostacoli che il getto può incontrare e che
possono essere di varia natura: muretti, angoli sporgenti ma anche piante di
non grandi dimensioni. Ovviamente in presenza di questi elementi, l’acqua non
potrà raggiungere tutti i punti del giardino.
Altro elemento da prendere in considerazione è la quantità d’acqua che le piante e l’erba deve ricevere e che varia a seconda del tipo di pianta e dall’esposizione (per ulteriori consigli vi invitiamo a confrontarvi sempre con un esperto giardiniere: queste attività riescono sempre meglio in due!): questo può essere regolato dalla centralina, previo ovviamente la progettazione corretta.
Ma una volta fatto l’impianto? Qui è fondamentale disegnare una pianta del giardino e identificare non solo dove sono ubicati gli spruzzi ma anche dove corrono i tubi interrati. Gli irrigatori, soprattutto durante l’inverno, possono venir ricoperti da fogliame o terriccio che poi si compatta con il passare della stagione. Una volta compattato, il tappo così formato non permetterà né all’irrigatore di uscire ma nemmeno a voi di ritrovarlo. Per quanto riguarda le tubature, conoscere bene dove queste sono vi eviterà, nel caso di piccoli scavi nel giardino o di nuova piantumazione, di bucarli o rovinarli.
Per la manutenzione, l’unica cosa che si deve fare è lo svuotamento dei tubi prima dell’arrivo del freddo. Questo eviterà che l’acqua, ghiacciandosi, li rompa oppure li danneggi.
Altro elemento da prendere in considerazione è la quantità d’acqua che le piante e l’erba deve ricevere e che varia a seconda del tipo di pianta e dall’esposizione (per ulteriori consigli vi invitiamo a confrontarvi sempre con un esperto giardiniere: queste attività riescono sempre meglio in due!): questo può essere regolato dalla centralina, previo ovviamente la progettazione corretta.
Ma una volta fatto l’impianto? Qui è fondamentale disegnare una pianta del giardino e identificare non solo dove sono ubicati gli spruzzi ma anche dove corrono i tubi interrati. Gli irrigatori, soprattutto durante l’inverno, possono venir ricoperti da fogliame o terriccio che poi si compatta con il passare della stagione. Una volta compattato, il tappo così formato non permetterà né all’irrigatore di uscire ma nemmeno a voi di ritrovarlo. Per quanto riguarda le tubature, conoscere bene dove queste sono vi eviterà, nel caso di piccoli scavi nel giardino o di nuova piantumazione, di bucarli o rovinarli.
Per la manutenzione, l’unica cosa che si deve fare è lo svuotamento dei tubi prima dell’arrivo del freddo. Questo eviterà che l’acqua, ghiacciandosi, li rompa oppure li danneggi.
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