domenica 11 novembre 2012

MASTICE REFRATTARIO O SILICONE TERMORESISTENTE?


Stufe, caminetti, canne fumarie, barbecue… e ancora calotte, caldaie, motori a scoppio… che cosa si deve usare per la riparazione di crepe e fessure su superfici che arrivano anche a temperature molto alte? La scelta principalmente ricade su due prodotti: il mastice refrattario e il silicone termoresistente. Seppur il loro utilizzo è dedicato allo stesso ambito, il mastice e il silicone devono essere utilizzati per scopi diversi.




Il mastice termoresistente, dal momento che questo indurisce una volta essiccato e portato ad alta temperatura, è utile come materiale ‘riempitivo’ e per montare realizzazioni in calcestruzzo come barbecue e caminetti. La sua resistenza alla temperatura (parliamo infatti di 1000° con punte massime anche di 1250° per brevi periodi) lo rende anche molto sicuro in questo genere di realizzazioni. Una volta essiccato questo può essere limato e livellato con il semplice uso di utensili a mano.

Il silicone termoresistente, invece, è un sigillante siliconico a reticolazione acetica. Questo non si indurisce una volta applicato ma rimane elastico. Di conseguenza, è ottimale per le testate, le calotte, le flange, raccordi, condotte e le tubazioni dei motori a scoppio. Un suo vantaggio è quello di resistere molto bene all’invecchiamento e agli agenti atmosferici. Un suo, relativo, svantaggio è quello di non sopportare temperature superiori ai 300 gradi.

Importante per entrambe i prodotti è di leggere attentamente le istruzioni prima dell’uso: se l’applicazione infatti non presenta grandi difficoltà, è invece importante osservare bene i tempi di essiccazione. Se non osservati con la dovuta cura, infatti, sulla superficie del prodotto si possono formare crepe o fratture che, oltre a non essere esteticamente gradevoli, influiscono sulla buona riuscita del lavoro.

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